Poster de la serie Report

Report

Non notée

Année : 2003

Nombre de saisons : 13

Durée moyenne d'un épisode : 90 minutes

Genre(s) : Documentaire, Actualité

An Italian television broadcast conducted by Milena Gabanelli which proposes journalistic inquiries.

Saisons

Report saison 7

Saison 7

Report saison 8

Saison 8

Report saison 9

Saison 9

Report saison 14

Saison 14

Report saison 15

Saison 15

Report saison 16

Saison 16

Report saison 17

Saison 17

Report saison 18

Saison 18

Report saison 19

Saison 19

Report saison 20

Saison 20

Report saison 21

Saison 21

Report saison 23

Saison 23

Report saison 24

Saison 24

Épisodes

Choisissez votre saison au dessus et découvrez les épisodes qui vous attendent !

Épisode 1 - Uranio Impoverito E Il Caso Ilaria Alpi

21 octobre 2003

Épisode 1 - Se questa é l'ONU

10 septembre 2004

Épisode 2 - Fecondazione Esterologa

17 septembre 2004

Épisode 3 - In Vino Veritas

24 septembre 2004

Épisode 4 - Vivere di rendita

1 octobre 2004

Épisode 5 - O la borsa o la vita

15 octobre 2004

Épisode 6 - Uomini e topi

22 octobre 2004

Épisode 7 - La mafia che non spara

15 janvier 2005

Épisode 8 - Dei reati e delle pene

10 avril 2005

Épisode 9 - Pendolari

17 avril 2005

Épisode 10 - La sanità é un lusso

24 avril 2004

Épisode 11 - Perché... l'ONAOSI

8 mai 2005

Épisode 12 - Vita Morte e Miraoli

15 mai 2005

Épisode 13 - San Giuliano: non abbiamo saputo difenderli

22 mai 2005

Épisode 14 - Mafia Corruzion: chi paga il prezzo

28 juin 2005

Épisode 1 - Giovanni Sartori E Silvio Berlusconi A Confronto

23 octobre 2005

Épisode 1 - Così fan tutti

17 octobre 2010

Épisode 2 - Conti, sconti e Tremonti

24 octobre 2010

Épisode 3 - Il mare nero. Biomasse di massa

31 octobre 2010

Épisode 4 - Il debole dell'Autorità

14 novembre 2010

Épisode 5 - La famiglia Finmeccanica

21 novembre 2010

Épisode 6 - Girano le pale

28 novembre 2010

Épisode 7 - La croce in rosso. Fuori ruolo

5 décembre 2010

Épisode 8 - Consumatori difettosi

12 décembre 2010

Épisode 1 - Vedo pago voto

23 octobre 2011

Il federalismo municipale è al suo primo anno di sperimentazione. Già a dall’inizio del 2011 sono stati trasferiti ai comuni la compartecipazione all’iva e il fondo di riequilibrio che avrebbero dovuto portare un po’ di ossigeno alle loro casse disastrate. Ma a conti fatti i comuni si sono trovati con meno soldi e dubitano che questa strada sia praticabile. Il federalismo era stato concepito con la buona intenzione di eliminare gli sprechi, ma alla fine, dall’assistenza sociale, sanitaria, all’istruzione, come cambierà la vita dei cittadini? E soprattutto quali saranno i costi reali del federalismo e su chi ricadranno? L’inchiesta di Bernardo Iovene documenta cosa significa passare dalla teoria ai fatti, e fotografa le differenze che si stanno creando tra cittadini e imprese di una stessa nazione, dall’Emilia, al Veneto fin sulle Dolomiti. La provincia autonoma di Trento a confronto con quella di Belluno e le altre confinanti in Lombardia, mostra una disparità che il decreto dovrebbe cambiare: in che modo? Le province autonome continueranno a gestire le loro tasse come prevede lo statuto, o si dovranno adeguare alle regole del federalismo? Vedremo anche cosa succederà nei comuni più ricchi, quelli che per anni hanno investito e offerto servizi eccellenti, quando entrerà in vigore il cosiddetto “costo standard”, quello imposto per legge di spendere meno.

Épisode 2 - Effetto valanga

30 octobre 2011

Trader, default, spread, orsi e tori: termini che ormai sono entrati nei nostri discorsi quotidiani: è il linguaggio ai tempi della crisi. Ma come stanno effettivamente le cose? Qual è lo stato reale dell’economia? C’è la crisi ma per chi? I valori dei prodotti delle operazioni finanziarie, per esempio, sono stati otto volte superiori a quelli che producono tutti insieme settori vitali della nostra economia come l’agricoltura, le industrie e i servizi. Come al solito c’è chi prende tanto, chi sempre di meno e chi rimane a bocca asciutta. Ma quanto potrà continuare questo meccanismo. Dipende solo da quanto sarà capace, chi ha interesse a non spartire la torta in parti uguali, a raccontare che il tesoro non c’è più. E soprattutto da quanto sarà bravo nel convincerci che la nostra qualità di vita dipende esclusivamente da come funzionano, giorno dopo giorno, i mercati finanziari. Così il nostro futuro , e quello degli Stati è legato ai complessi giochi della speculazione in Borsa e alle decisioni di Banche Centrali e enti sovra-nazionali. Report, in un’inchiesta di Michele Buono , è andata a vedere come stanno realmente le cose e chi sono le agenzie di Rating che con un semplice voto decidono la nostra sopravvivenza o disperazione.

Épisode 3 - La grande evasione

6 novembre 2011

E' stata appena varata una manovra da 60mld ma per arrivare a questa cifra, nelle intenzioni del governo, sarà centrale il contrasto e la lotta all’evasione. E’ previsto per esempio anche il recupero dei 4 miliardi mai versati previsti nel condono del 2002. Ci sarebbe poi l'intenzione di recuperare denari dalla lotta al lavoro nero e alla sotto fatturazione: un giro d’affari di circa 260 miliardi l’anno che coinvolge un po’ tutti, dal piccolo commerciante, che se può evita di fare tutti gli scontrini, alla grande impresa che evade mettendo in campo i metodi più sofisticati. Alla fine l’evasione stimata è di circa 120 miliardi l’anno. Oltre all’evasione però c’è un modo più sottile e ambiguo di non pagare le tasse: l’elusione. Non violi la legge ma l’aggiri con l'ausilio di finanziarie estere e sfrutti le detrazioni fiscali. Tra il 2005 e il 2009 l’han fatta quasi tutte le banche, da Unicredit a Intesa, da Credem a Popolare di Milano, a Carige e Monte dei Paschi. Adesso il fisco contesta loro miliardi. Quasi tutte han deciso di transare con l’Agenzia delle Entrate che ha riscosso, per ora, più di 500 milioni. La Procura di Milano intanto ha appena sequestrato 245 milioni a Unicredit, e sottoposto a indagini anche l’ex amministratore delegato Alessandro Profumo. Giovanna Boursier ricostruisce alcuni meccanismi della grande evasione, per raccontare soprattutto in che modo e con quali risultati lo Stato riesce a contrastarla. L’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza ogni anno accertano miliardi di euro evasi, ma poi quanto recuperano effettivamente? E quando nasce un contenzioso, se ne occupano le Commissioni Tributarie. Ma con quali risultati?

Épisode 4 - La classe dirigente

20 novembre 2011

In Italia la corruzione è un vento che soffia giorno e notte, scrive il professor Michele Ainis. Nella puntata di Report in onda il 20 novembre si affronterà il caso Penati e il caso Milanese, non solo entrando nel merito di due indagini giudiziarie, ma cercando di capire l'humus nel quale nascono i fatti su cui si indaga. Dalla nascita del sistema Sesto alla Serravalle. Poi l’ascesa di Milanese da ufficiale della Guardia di Finanza a braccio destro di Tremonti, fino ad avere un ruolo nella nomina di dirigenti pubblici. Le due storie trovano un punto di incontro: quando si transita per Finmeccanica. Inoltre si approfondirà la vicenda degli appalti Enav che nelle ultime ora ha avuto nuovi sviluppi con perquisizioni e arresti di manager con accuse che vanno dalla frode fiscale alle false fatturazioni e al finanziamento illecito ai partiti. Report ricostruirà i fatti attraverso le testimonianze di personaggi chiave. Per quale ragione la corruzione è ancora così diffusa? Perché dopo Tangentopoli coloro che erano gli attori principali della politica italiana sono stati sostituiti con le seconde file dei vecchi potenti? Ogni qualvolta torna a soffiare il vento del cambiamento alla fine vincono sempre gattopardi e camaleonti. Intervista esclusiva ad imputati chiave e al Presidente di Finmeccanica Guarguaglini.

Épisode 5 - L'onda lunga

27 novembre 2011

Il telefono cellulare è rischioso per la salute? 28 anni dopo l’invenzione di Martin Cooper il telefonino ha raggiunto cinque miliardi di persone. A questa impressionante penetrazione nel sistema dei consumi è corrisposto un adeguato interessamento delle autorità sanitarie e dei governi per indagare gli eventuali effetti dannosi sulla salute? Per la prima volta, quest’anno, l’organizzazione mondiale della sanità ha classificato le microonde emesse dal cellulare come “possibili cancerogene”. Dietro questa classificazione ci sono stati colpi di scena e conflitti di interesse dei ricercatori coinvolti. L’inchiesta di Sabrina Giannini svela i retroscena della scienza finanziata, prevalentemente, dalle industrie del settore.

Épisode 6 - Mali Culturali

4 décembre 2011

Da noi c’è il Colosseo, la Villa Reale di Monza, Pompei e poi la Valle dei Templi e tanto, tanto altro. L’Italia è nota per la ricchezza dei suoi beni culturali eppure nel resto d’Europa con un patrimonio di gran lunga inferiore al nostro riescono a dar lavoro a 3 milioni e 600 mila persone, il 2,6% del Pil, mentre in Italia ci fermiamo all’1,1%. Com’è possibile che da noi il bene culturale diventa un male? Intanto perché non abbiamo ancora ben capito cosa farne. Dici “beni culturali” e il ragioniere dello Stato pensa a venderli, mentre il professore pensa a conservarli. Potremmo anche decidere di buttare via tutto, ma oggi ci siamo accorti che l’eredità del passato ha un suo valore, ma non sappiamo se serve al turismo culturale, all’identità nazionale o a vendere più panini con salame. Invece all’estero, con l’operazione Mission Val de Loire i francesi stanno curando alla perfezione il loro paesaggio culturale: ci hanno messo un marchio e ora sono passati all’incasso. Gli Americani pure sono bravissimi a gestire la singola organizzazione e lo vedremo al Paul Getty Museum di Los Angeles. In Italia invece facciamo funzionare bene i maccheroni venduti in pieno centro storico. Tutto il resto, che sia la valorizzazione delle Ville Venete o il coinvolgimento dei privati nel museo Madre di Napoli, è ancora lontano dal fare.

Épisode 7 - La divina provvidenza

11 décembre 2011

La mattina del 18 luglio, Mario Cal, il manager della sanità privata più potente d’Italia, entra nel suo ufficio e si spara. Cal non è un manager qualunque, è il fidatissimo braccio destro di Don Luigi Verzè, il fondatore del San Raffaele, l’ impero della sanità convenzionata, sepolto da un miliardo e mezzo di debiti. Il suicidio di Mario Cal, però, sembra solo uno dei misteri. Cosa c’è dietro il disastro finanziario che rischia di mandare in frantumi l’ospedale privato più importante del Paese? Perché migliaia di dipendenti rischiano di perdere il lavoro? Le cause della morte e della voragine finanziaria vanno cercate nei paesi di mezzo mondo. Coperto dalla nebulosa legislazione che circonda le fondazioni e il loro controllo, il gruppo di don Verzè, che governa un reticolo impressionante di società, ha investito milioni di euro in attività insospettabili come strutture alberghiere e piantagioni di mango e uva in Brasile. L’inchiesta di Alberto Nerazzini che per Report è andato fino a Salvator de Bahia, dove si trova il quartier generale del prete manager, prova a ricostruire una vicenda intricata che ogni giorno che passa riserva nuovi capitoli e apre scenari sorprendenti, a cominciare dai rapporti tra Don Verzè e i vertici dei servizi segreti. All’interno della storia spuntano imprenditori discussi che con movimentazioni di denaro, hanno consentito a tutto il sistema di reggere. È il caso della famiglia Zammarchi titolare della Diodoro e della Metodo, le due società che al San Raffaele fatturavano costi anche 5 volte superiori a quelli standard. Ma con quale scopo? Per drenare denaro e creare fondi neri? Per pagare i politici? La magistratura che sta tentando di sbrogliare fili di questa complicata matassa, indaga e arresta Daccò, l’uomo ombra della sanità lombarda, vicino al governatore Formigoni. Ma è solo l’inizio di un’indagine che deve inseguire fiumi di denaro finiti nei conti di società off shore. Per arrivare a scopr

Épisode 8 - Corsa alla Terra

18 décembre 2011

La pianura padana, con le sue fertili terre, rappresentava il luogo dove si produceva gran parte del nostro cibo. Ora invece il cibo lo importiamo e le terre agricole le stiamo abbandonando. Ogni giorno che passa in Veneto e in Lombardia perdiamo terreno coltivabile equivalente a 7 volte piazza del Duomo. Per farne cosa? Cementarlo o asfaltarlo. Ormai coltivare non conviene più. E i nostri agricoltori vanno a produrre all’estero, dove costa meno. Ma la concorrenza per accaparrarsi la terra è spietata. Perché? Che c'entra per esempio il fallimento di Lehman Brothers con la sorte di qualche centinaio di contadini di un villaggio sperduto del Mali? O ancora, cosa lega la direttiva europea sui biocarburanti con la morte di tre pastori nel nord del Senegal? In un viaggio che va dagli uffici di Washington della Banca Mondiale fino a una rivolta contadina nel cuore dell'Africa Occidentale, la puntata di domenica 18 dicembre cerca di percorrere i fili intrecciati di finanza, politica e modelli di sviluppo economico che stanno muovendo una corsa globale all'accaparramento di terra. Il termine inglese è land grabbing e i principali “accaparratori” sono europei, cinesi, indiani, americani. Il terreno di conquista più propizio è l'Africa dove governi compiacenti aprono le porte a investitori intenzionati a fare profitto nel più breve tempo possibile. Poco importa se milioni di contadini verranno espropriati delle loro terre come lo furono gli indiani d'America ai tempi del conquista del West. Per la Banca Mondiale, così come per molti investitori, si tratta del prezzo da pagare per ottenere il tanto agognato sviluppo. Ma per altri autorevoli osservatori questo è soltanto il preludio di una nuova strategia di conquista della risorsa più preziosa: l'acqua.

Épisode 9 - Uno stipendio onorevole

5 janvier 2012

C'è voluta una commissione guidata dal presidente dell'Istat per arrivare a determinare quanto prende un deputato o un senatore italiano e soprattutto confrontare gli stipendi con i colleghi europei. Il 31 dicembre la commissione ha terminato la prima parte dei lavori e il risultato è che i nostri politici risultano i più pagati d'Europa. Report già nel 2003 aveva fatto i conti in tasca ai parlamentari, cosa è cambiato da allora?

Épisode 10 - Previdenza Asociale

25 mars 2012

Épisode 11 - Fuori Bordo

1 avril 2012

Épisode 12 - Contanti saluti al nero

15 avril 2012

Épisode 13 - Smarcamenti in campo

22 avril 2012

Épisode 14 - Dolce è la vita

29 avril 2012

Épisode 15 - Il monte dei fiaschi

6 mai 2012

Se dovessimo rappresentare i vizi e le virtù dell’Italia con la fotografia di una sola città, quella città sarebbe Siena.

Épisode 16 - I professionisti

13 mai 2012

Avvocati, notai, direttori di banca, commercialisti, esperti contabili, sono i professionisti che ogni giorno maneggiano tantissimo denaro – attraverso atti e “dichiarazioni” – e i vari servizi offerti ai cittadini. Dovrebbero svolgere anche funzioni di controllo perché oltre al fatto che i loro studi sono osservatori privilegiati, proprio in quanto professionisti che maneggiano milioni di euro, sono sottoposti agli obblighi di verifica e di contrasto al riciclaggio previsti dalle legge. L’inchiesta di Alberto Nerazzini racconta, attraverso la storia di società, fondazioni, banche, in Italia e a San Marino, quella che sembra essere una vera e propria rete di commercialisti e avvocati. In particolare l’inchiesta narra le vicende di un istituto di credito chiuso per riciclaggio, quelle di professionisti in odore di mafia che in Lombardia decidono chi candidare alle elezioni, e quelle di altri che assistono i boss della ‘ndrangheta e contemporaneamente ex calciatori di serie A, dediti alle scommesse illegali. Poi c’è anche la testimonianza del fondatore della prima radio privata che – dopo sei anni di carcere – per la prima volta racconta come ha fatto a sottrarre circa 60 milioni di euro dai conti correnti del tribunale fallimentare di Milano: grazie ai «servizi» di una nota commercialista. (da www. report.rai.it)

Épisode 1 - Oggi in parlamento

30 septembre 2012

Sono 13 anni che il Consiglio d’Europa chiede invano all’Italia di recepire e ratificare la Convenzione Civile e Penale di Strasburgo sulla corruzione. Secondo la Corte dei Conti, il costo della corruzione per il nostro Paese è di 60 miliardi l'anno. Una cifra impressionante, ma ci siamo mossi solo dopo l’ennesimo scandalo sui finanziamenti per la ricostruzione post terremoto de L’Aquila, quello che ha coinvolto la famigerata cricca, perché nelle Commissioni del Parlamento si discutesse per la prima volta un disegno di legge contro la corruzione nella PA. Un cammino faticoso che dovrà fare i conti con i fantasmi di Tangentopoli che si aggirano ancora tra gli scranni e con la diffidenza verso la magistratura che rischia di ostacolare una legge che in un paese normale si approverebbe senza pensarci troppo con voto unanime. Ma il nostro Parlamento, per come è composto, è in grado di approvare una legge che consenta una lotta seria alla corruzione nella Pubblica Amministrazione, visto che molti dovranno in sostanza decidere sulla propria sorte? Tra Deputati e Senatori a oggi si conta un numero rilevante di indagati e condannati per reati contro la Pubblica Amministrazione, corruzione, concussione, appropriazione indebita, bancarotta fraudolenta, finanziamento illecito, associazione per delinquere e favoreggiamento alla mafia. Per molti, si è toccato il punto più basso della storia della Repubblica. Dal 1994 ad oggi solo la Giunta delle Autorizzazioni della Camera ha analizzato 500 casi di procedimenti giudiziari. Solo nell’ultima legislatura per la prima volta un Deputato e un Senatore sono finiti in carcere per reati non di sangue. L’inchiesta ricostruirà, tra gli altri casi, come la Giunta si è comportata nelle vicende De Gregorio, Tedesco, Lusi, Nespoli, Margiotta, Cosentino, Papa. Bernardo Iovene ha inoltre intervistato il Presidente Vizzini e vari parlamentari che sono alle prese con problemi giudiziari di varia natura come Landolfi, Brancher

Épisode 2 - I garanti

7 octobre 2012

Il sistema delle Authority in Italia. Il loro ruolo per quanto riguarda la regolamentazione e la tutela degli interessi dei cittadini nei campi della finanza, dell'informazione, dell'energia, della tutela della concorrenza. La nomina dei Presidenti e dei Commissari di queste autorità è soggetta ai criteri della competenza, della trasparenza e dall'indipendenza dai poteri politici ed economici. Confronto fra l’Italia e il resto d’Europa. L'inchiesta metterà in evidenza alcune vicende correnti come la fusione in atto tra società quotate come Unipol, Fonsai, Premafin, Assicurazioni Milano per meglio capire il ruolo di autorità come Consob, Isvap e Antitrust.

Épisode 3 - Un tesoro di cassa

14 octobre 2012

Dove vanno a finire i soldi versati alle Poste sui libretti e sui buoni fruttiferi da 24 milioni di pensionati, giovani e famiglie? Se li prende la Cdp, la Cassa Depositi e prestiti. Che animale è la Cdp? Loro si sentono un centauro pubblico-privato, che investe soldi dei risparmiatori ma con finalità pubbliche. Può essere il mutuo di 30mila euro al piccolo comune per sistemare la strada interpoderale piuttosto che l’assegno da 1 miliardo per rilevare quote di aziende di Finmeccanica, al fine di salvaguardarne “l’italianità”. O ancora, 18 miliardi la Cdp li ha girati alle banche per bypassare la strozzatura del credito e ne hanno beneficiato finora 53 mila piccole medie imprese. Ma c’è ancora spazio per aumentare i suoi impieghi e per forzare il passo allo sviluppo del Paese, che ne avrebbe tanto bisogno: dalla banda larga ai servizi pubblici locali, all’energia. La Cassa ha un arsenale di 224 miliardi e per i ministri del Tesoro che l’hanno voluta così com’è oggi, da Tremonti a Grilli, la Cdp è l’arma non convenzionale adatta ai tempi. Basti pensare che le sue mosse non vanno ad aumentare il debito pubblico, per cui è l’ideale per i nostri politici sempre affamati di infrastrutture e desiderosi di salvare aziende, anche se il debito è solo spostato in un angolo sotto il tappetino. Allo stato attuale la Cassa è sana e il risparmio postale è al calduccio, anche perché il rimborso è garantito dallo Stato, ma fuori girano personaggi che ad ogni piè sospinto propongono: “facciamolo fare alla Cdp!”, mentre dentro la Cassa ci sono personaggi influenti, impegnati a disegnare “l’economia sociale di mercato”. E chi decide che cos’è per lo sviluppo? Dal presidente Franco Bassanini, all’amministratore delegato Giovanni Gorno Tempini, ai singoli consiglieri e amministratori dei Fondi, vediamo chi sono gli uomini che governano i 224 miliardi del risparmio degli Italiani, chi li ha messi al comando e a quali logiche rispondono e c

Épisode 4 - Dirigenti di classe

21 octobre 2012

La classe dirigente guida un paese e ne costruisce il futuro. Report fa la radiografia ai nostri manager: chi sono e con quali criteri vengono scelti gli uomini che dirigono le grandi imprese pubbliche italiane. Seguendo criteri che privilegiano il merito, la competenza e l’indipendenza? Emerge la fotografia di un paese dove il ricambio generazionale è bloccato, dove sono sempre gli stessi che attraversano le porte girevoli delle grandi imprese pubbliche accumulando incarichi e stipendi, superando l'età della pensione anche se spesso non portano a casa i risultati richiesti. Tra i tanti casi analizzati torneremo a parlare di uno dei manager più potenti e indaffarati del nostro Paese: Antonio Mastrapasqua, oltre ad essere Presidente Inps, vicepresidente Equitalia e da qualche mese anche Presidente Idea Fimit (l’Sgr che gestisce molti immobili pubblici) è anche nei collegi sindacali di una ventina di società private, oltreché Direttore dell’Ospedale Israelitico di Roma. Parleremo di Elio Catania, ex Presidente e Ad di Ferrovie, dove nel 2006 lascia un buco di quasi 2 miliardi, si prende una liquidazione di circa 8mln e va in Atm a Milano, ma appena arrivato Pisapia lo revoca perché cumulava incarichi e stipendi. L’attuale Presidente di Ferrovie è Lamberto Cardia, arriva da 13 anni di Consob e ha la venerabile età di 78 anni. Quali competenze ha? In Fintecna l’Ad è Massimo Varazzani, che è anche Commissario al debito di Roma Capitale, e si passa le commesse da una società all’altra. L'inchiesta racconta anche il rinnovo del Cda Rai. Confronto sui criteri e modalità di nomina fra commissione parlamentare di vigilanza e il Trust inglese che indica il direttore generale di BBC.

Épisode 5 - Gli insaziabili

28 octobre 2012

I tesorieri di partito negli ultimi anni hanno vissuto all'ombra dei loro leader, schivi, sempre poco propensi a rilasciare interviste, in molti pensavano che fossero occupati a far quadrare i conti del proprio partito e far si che i soldi provenienti dai finanziamenti pubblici fossero impiegati esclusivamente per rimborsare le spese elettorali, far funzionare al meglio la macchina del partito, o destinati a nobili iniziative sul territorio. Le cronache di questi ultimi mesi ci hanno raccontato un'altra storia e hanno svelato come alcuni di loro agissero per squallidi interessi personali e che dalle casse del partito attingessero in molti, come fosse la festa della cuccagna. E' possibile che i tesorieri abbiano agito all'insaputa degli organi di partito? Che quello che è accaduto non fosse prevedibile ed evitabile? L'inchiesta di Sabrina Giannini farà la radiografia ai casi di Luigi Lusi, Francesco Belsito, Franco Fiorito e Vincenzo Maruccio, ma anche ai bilanci dei partiti. Dal racconto emerge che questi casi sono il frutto avvelenato di una strategia bipartisan, di un sistema che è fuori da ogni controllo e che negli anni ha divorato miliardi di euro provenienti dalle tasche e dai sacrifici dei cittadini.

Épisode 6 - Il Papa Re

4 novembre 2012

Roberto Formigoni, il presidente di Regione più longevo d’Italia, cade dopo quasi diciott’anni di governo ininterrotto perché un’onda giudiziaria senza precedenti travolge lui, la sua giunta e il Consiglio. È l’epilogo di una legislatura sciagurata, nata con lo scandalo delle firme false per la presentazione della lista Formigoni e che in soli due anni e mezzo è riuscita a offrire un compendio davvero variegato di inchieste e accuse di reato, «una sorta di olimpiade della corruzione, o comunque della malversazione e della cattiva politica», per usare le parole del consigliere di opposizione Civati. Ma la fine dell’ennesima legislatura formigoniana segna anche l’epilogo dell’uomo politico? Oppure Formigoni è già pronto per una nuova stagione? Magari con un nuovo partito? L’inchiesta «Il Papa Re» racconta il fenomeno politico Formigoni, tornando alle origini del movimento ecclesiale di Comunione e Liberazione fondato da Don Giussani e racconta il suo braccio politico, il Movimento Popolare creato proprio da Formigoni. Parla dei rapporti poco noti tra CL e Berlusconi, con testimonianze inedite. Racconta gli sviluppi delle nuove inchieste che lo riguardano o lo sfiorano, ritorna su quelle chiuse del recente passato. Perché «Il Papa Re» indaga anche sull’entourage di Formigoni, sugli uomini del Presidente che erano indagati ieri e sono indagati oggi; esplora il riservato e misterioso mondo dei memores domini, l’associazione di monaci laici a cui da 42 anni appartiene Formigoni e che raggruppa i ciellini dedicati totalmente a Dio, nel rispetto della promessa di obbedienza, povertà e verginità. L’inchiesta di Report in onda domenica 4 novembre, realizzata da Alberto Nerazzini, indaga su un sistema politico e di potere che supera i confini della Lombardia, con le sue ramificazioni nel sistema economico, nell’educazione, e con la sua decennale trasversalità. Con interviste inedite, per esempio, svela i protagonisti dell’ultima

Épisode 7 - La banca degli amici

18 novembre 2012

Collaborazione di Giorgio Mottola Sei mesi fa è stato arrestato Massimo Ponzellini, manager dell’Impregilo e Presidente della Banca Popolare di Milano. Ha servito i governi di tutti i colori, ricoprendo cariche prestigiose, ora però è indagato per aver concesso finanziamenti alle imprese in cambio di mazzette. Le aziende finite sotto la lente dei magistrati sono tante da Atlantis Bplus a Sisal, dal Gruppo Gavio a Capgemini, da Caltagirone ad Almaviva. La BPM, l’istituto finanziario radicato sul territorio più ricco d’Italia, per statuto avrebbe dovuto finanziare le piccole e medie imprese, la forza vitale del Paese. Invece negli ultimi anni si sarebbe trasformata in bancomat per i politici e per alcuni imprenditori sempre grati a chi li finanzia, e che succhiano risorse pubbliche. Dall’inchiesta della Procura di Milano, però emerge anche la ragnatela di rapporti con la politica, da Calderoli a Bossi, dalla candidata alle primarie del Pdl, Santachè a La Russa, dalla Brambilla a Urso, da Marcello dell’Utri, a Silvio e Paolo Berlusconi, da Paolo Romani a Gianni Letta, ma anche con il Vaticano, di cui Ponzellini è uno dei consiglieri economici. Soprattutto emergono i rapporti con l’attuale ministro dell’economia Vittorio Grilli, e con colui che ha tirato le fila dell’economia del nostro Paese nell’ultimo ventennio: Giulio Tremonti e il suo consigliere politico Marco Milanese. Alla fine dall’inchiesta di Report curata da Sigfrido Ranucci si definisce un Paese soffocato dalle lobby che arrivano addirittura a mettere a rischio il funzionamento delle istituzioni più prestigiose. E ora in mano a chi è andata BPM? (da www.report.rai.it)

Épisode 8 - Onorevoli esodati

2 décembre 2012

Metà di loro ha il doppio lavoro ma quando non vengono più rieletti, i parlamentari italiani ricevono un "assegno di reinserimento all'attività lavorativa", una specie di liquidazione/previdenziale che oggi si chiama "assegno di fine mandato". La prendono tutti, sembra costituzionalmente illegittima ma soprattutto, a differenza del tfr di tutti gli italiani, è esentasse. (da www.report.rai.it)

Épisode 9 - Com'è andata a finire?

9 décembre 2012

In questa puntata si riprendono le fila delle storie raccontate nell'ultimo anno. Da "Le pillole del sapere", le più care della storia, pagate dalla Pubblica Istruzione, a Monte Paschi e al ruolo della CONSOB. Dalla Sicilia del dopo elezioni, dove ha vinto il PD di Bersani, al numero di esodati ricongiunti e al primario che non mette piede in ospedale ma prende lo stipendio lo stesso.

Épisode 10 - Ritardi con Eni

16 décembre 2012

Eni è la prima impresa italiana, tra le prime dieci compagnie petrolifere del mondo. L'estate scorsa ha inventato lo scontone su benzina e gasolio: 20 centesimi in meno al litro ma solo per il weekend. L'Eni ha speso decine di milioni di euro per la pubblicità della campagna estiva di sconti, con quali risultati? Quanto ha pesato sui risultati dell'Eni l'amicizia fra Berlusconi e Putin? E qual è stato il ruolo di Antonio Fallico e Marcello Dell'Utri negli affari sugli idrocarburi? Il nostro paese consuma 78 miliardi di metri cubi di gas all'anno, 20 dei quali ci arrivano dalla Russia. E ci costano molto. Tra i principali imputati i contratti di lungo termine con la Russia, i cosiddetti take or pay. Il 10 ottobre scorso Paolo Scaroni ha comunicato al Senato che il take or pay, la clausola per cui prenoti il gas ma se non lo ritiri lo paghi lo stesso, costa all'Eni 1,5 miliardi di euro e ha proposto che parte di questa cifra gravi sui conti dello Stato. Nello scorso aprile l'Eni ha ottenuto il raddoppio dell'estrazione in Val D'agri. Nello stesso periodo, il ministro Passera ha annunciato di voler fare dell'Italia l'hub europeo del gas. La Basilicata si troverà proprio nel mezzo dei gasdotti che vengono dall' Algeria e dalla Libia e dei tubi che porteranno gas dalla Turchia e dall'Azerbaigian. Fare l'hub è un affare per l'Italia? (da www.report.rai.it)

Épisode 11 - Acqua passata

23 décembre 2012

Siamo uno dei Paesi al mondo più ricchi d’acqua dolce. Sul nostro territorio ci sono ghiacciai, fiumi, laghi, sorgenti, falde acquifere copiosissime, dighe e bacini idrici, e a vederla scorrere l’acqua sembra sempre limpida a pura. C’è chi vuole privatizzarne la distribuzione, anche contro il volere popolare, con la scusa di migliorarne anche la qualità. E’ così? Quello che è certo e che dopo cinquant’anni di industria chimica, e di carenza di leggi specifiche, molte delle nostre riserve d’acqua, sono ridotte a ricettacolo di scorie tossiche. Uno potrebbe pensare è “acqua passata”, perché il ciclo dell’acqua è infinito e che prima o poi quello che finisce nei fiumi, nei mari e nelle falde, torna di nuovo purificato, ma è così? E soprattutto in che condizioni torna? Quelle che non tornano mai invece, sono le responsabilità di chi ha inquinato e di chi doveva controllare e non l’ha fatto. Report nel corso della sua inchiesta, curata da Piero Riccardi, farà i nomi di coloro che sono tra i responsabili. E si scopre che ce ne è qualcuno eccellente. (da www.report.rai.it)

Épisode 12 - Lo stato fallimentare

7 avril 2013

Come vanno a finire i grandi fallimenti di Stato? Siamo l'unico paese al mondo dove i commissari straordinari sono nominati dal governo di turno, e la prassi di risolvere i guai di una grande azienda mettendo i debiti da una parte, per vendere il meglio con le new company, si è dimostrata nel tempo disastrosa. Perché le procedure di dismissione sono lunghissime, costose, poco trasparenti e alla fine i creditori non rientrano mai dei loro crediti? Dove sta la responsabilità di un meccanismo che non funziona? Giovanna Boursier è andata a vedere a che punto è la procedura Alitalia, dichiarata insolvente nel 2008. Sono passati cinque anni dalla nomina del primo commissario straordinario, Augusto Fantozzi, che nel 2011 è stato sostituito, con norma ad hoc, da tre nuovi commissari: Ambrosini, Fiori e Brancadoro. Fantozzi aveva appena consegnato al Ministero azione di responsabilità contro 43 ex amministratori dell’ex Alitalia. Vedremo come va la nuova azione di responsabilità e come sta proseguendo l’Amministrazione Straordinaria, coi circa 35 mila creditori che aspettano di veder saldate le loro fatture, sulle quali hanno anche dovuto pagare l'iva. Sono soprattutto fornitori dell'ex Alitalia, o ex dipendenti. Andassero almeno bene le “new company”, nate dalle ceneri dei fallimenti! Alitalia non decolla, Tirrenia, la compagnia marittima di Stato privatizzata nel luglio scorso, è in stallo, per non parlare di Cit, l’ex azienda del Turismo di Stato: privatizzata a fine anni ’90 e poi fallita, con 300 dipendenti che non hanno fatto altro che transitare, come fossero pacchi postali, da un fallimento a un altro; mentre alberghi e villaggi sono finiti nelle mani di una fiduciaria. (da www.report.ra.it)

Épisode 13 - Romanzo capitale

14 avril 2013

Un'inchiesta che assomiglia a un film noir. Solo che è tutto vero. I subappalti per la metro C infiltrati dalle mafie; la nuova banda della Magliana che entra negli affari che contano; i mille consulenti del Comune, i debiti milionari delle municipalizzate; lo scandalo delle tangenti sui filobus. E tanti omicidi. Non è Romanzo Criminale, questa è la Roma vera degli ultimi anni. Report passa al setaccio le zone grigie di una città aggredita per accaparrarsi il fiume di danaro che la attraversa. L’urbe eterna è piena di debiti, talmente indebitata da dover svendere i gioielli di famiglia. Ad attendere al varco c'è una nuova criminalità. (da www.report.rai.it)

Épisode 14 - Gli onorabili

21 avril 2013

Cavaliere al merito della Repubblica e cavaliere del Lavoro sono tra le onorificenze più prestigiose dello Stato. Si diventa cavalieri quando si rappresenta la parte sana, produttiva e eticamente più alta del Paese. L’insignito è sottoposto a una seria istruttoria che ne verifica la condotta specchiata. Il candidato deve essere un cittadino modello, a posto con la giustizia, e aver assolto i suoi obblighi con le tasse. Ma questo non basta, deve avere anche il cosiddetto “quid pluris”, quel qualcosa in più, cioè, che lo rende meritevole rispetto agli altri. La sua investitura non deve creare dissenso nei territori in cui opera e oltretutto dopo aver ottenuto l’onorificenza l’insignito è vincolato a mantenere alto l’impegno etico e sociale. Ma chi viene premiato è veramente il migliore? Quali requisiti e quali meriti nella pratica bisogna accumulare per diventare Cavaliere del Lavoro, Commendatore, o per attaccarsi sul petto una medaglia d’oro? E se poi chi ha ricevuto il prestigioso riconoscimento si dovesse dimostrare poco degno perché ha commesso reati o tenuto comportamenti immorali, cosa accade? Chi e come, può revocargli il titolo? Sono circa 290 mila coloro che dall’unità d’Italia a oggi hanno ottenuto un riconoscimento. In mezzo a tanti nomi illustri come Cavour e Gianni Agnelli, ce ne sono molti sconosciuti. Bernardo Iovene ha fatto la radiografia a quelli insigniti negli ultimi 10 anni ed è stato nei territori dove hanno operato per verificare i loro requisiti. Tra tanti cavalieri, ha incontrato Alessandro Profumo, Sergio Marchionne, Carmine Petrone, Gian mario Rossignolo, Paolo Scaroni, Fulvio Conti, Maria Luisa Cosso, Federica Sciarelli, Carlo Verdone, Giancarlo Rapone. (da www.report.rai.it

Épisode 15 - Effetti collaterali

28 avril 2013

La spesa per i farmaci rimborsati dal sistema sanitario nazionale ammonta a più di 20 miliardi l’anno. Per rientrare dai costi esorbitanti della sanità in genere si tagliano posti letto e assistenza. Eppure ci sarebbero soldi che si possono recuperare. Per esempio dall’ex Ministro De Lorenzo, dall’ex direttore del servizio farmaceutico Duilio Poggiolini e da alcuni membri della commissione che approvava e decideva i prezzi dei farmaci, che devono ancora risarcire lo Stato italiano per milioni di euro per il danno procurato all’immagine della Pubblica Amministrazione. Il risarcimento l’ha chiesto nel 2009 la Corte dei Conti. Intanto tra le carte dell’inchiesta della Procura di Firenze emergerebbero le prove di un sistema messo in atto da Alberto Aleotti, patron della Menarini, cioè la più importante azienda farmaceutica italiana. Questo sistema avrebbe consentito di vendere i farmaci e farseli rimborsare dal sistema sanitario nazionale a prezzi più alti del dovuto. Questi profitti, secondo la Procura di Firenze, sarebbero stati accumulati da Aleotti all’estero: circa un miliardo di euro che poi ha scudato e lasciato in eredità a figli e nipoti. Nell’inchiesta giornalistica realizzata da Sigfrido Ranucci, emergono anche vecchie trame dove l’intreccio tra imprenditori farmaceutici, politici noti e insospettabili, e lobbisti legati alla Commissione che approva e stabilisce il prezzo dei farmaci, dalla prima repubblica ad oggi non si è mai interrotto. (da www.report.rai.it)

Épisode 16 - Do ut des - Belli da morire

5 mai 2013

Le priorità per il nostro Paese, combattere ciò che ci affossa e curare invece ciò che ci permetterebbe di crescere. In "Do ut des" parliamo di corruzione: si annida dove girano i soldi, e in Lombardia ne girano di più. In "Belli da morire" il patrimonio naturale, artistico, culturale, enologico, gastronomico. Con tutto quello che abbiamo dovremmo essere ricchi e felici, com'è che non riusciamo a metterlo a frutto? (da www.report.rai.it)

Épisode 17 - Gli austeri

12 mai 2013

Collaborazione di Andrea De Marco, Filippo Proietti e Matteo Di Calisto. “Abbiamo bisogno che i nostri governi spendano di più, non di meno – dice il premio Nobel Paul Krugman – perché questa è l’unica soluzione. Assumere insegnanti. Costruire infrastrutture. Fare quello che fu fatto con la seconda guerra mondiale, possibilmente scegliendo spese utili”. E invece no dicono gli austeri di tutto il mondo, non ci sono i soldi. L’economista Keynes avrebbe risposto: “E che le case, le fabbriche si costruiscono con i soldi?” – direbbe–. “Mancano per caso i mattoni, le materie prime? Non ci sono gli operai, gli ingegneri? Ah i soldi! Ma è solo una questione tecnica!” Ma hanno ragione gli austeri? E soprattutto dove ci stanno portando? Raccontiamo quale sarebbe il risultato di un sistema politico ed economico centrato sul cittadino, il lavoro e l’interesse generale. Ribaltiamo il modello delle politiche recessive e pensiamo che ci siano soldi da investire e una regia pubblica: niente fiscal compact in Europa e niente pareggio di bilancio nella nostra costituzione. Come cambierebbero le nostre vite se il nostro paese – per esempio – avviasse un programma di ricostruzione urbana? Le città sono la principale infrastruttura economica dove vive più della metà della popolazione mondiale. Se non funziona bene vivi male, lavori male - se lavori - e il valore della produzione è di conseguenza. Quale sarebbe l’impatto di investimenti di questo tipo sul debito pubblico e la crescita? Si avvierebbe un volano economico che crea lavoro, beni materiali duraturi e benessere delle persone. E i titoli di debito pubblico di un paese che si indebita per un progetto del genere come li considererebbe il mercato? Del resto Nantes uscì da una crisi profonda negli anni ’80, provocata dalla chiusura dei cantieri navali, con una politica pubblica vigorosa di investimenti sulla città e sulla ricerca. E se nel sistema diverso pensassimo a banche

Épisode 18 - Il transatlantico delle nebbie

19 mai 2013

La grande novità è il M5S che si è finanziato con le donazioni di singoli cittadini tramite (ovviamente) internet. Un sistema che ricalca quello adottato da Obama nelle primarie del 2008 ma che, a differenza di quello americano, casca sulla trasparenza. Ma il M5S è l’unico a rinunciare al finanziamento pubblico che in questa legislatura è stato dimezzato pur rimanendo consistente (156 milioni di euro l’anno). Eppure da più parti si sta invocando l’abolizione totale. Una promessa elettorale che ha già raccolto consenso ma che potrebbe nascondere un’insidia: la raccolta fondi presso donatori occulti. Se da una parte i politici hanno in parte ridotto le entrate pubbliche a causa degli scandali Lusi e Belsito, dall’altra non hanno modificato le norme più elementari che garantirebbero un finanziamento privato trasparente. Infatti le dichiarazioni pubbliche da depositare alla Camera dei deputati vengono aggiornate in ritardo rispetto alle elezioni privando così il cittadino del diritto di conoscere i finanziatori dei politici e dei partiti prima di esprimere una preferenza. Inoltre quell’elenco non è pubblico ma va fatta espressa richiesta alla presidenza della Camera. La ben nota allergia alla trasparenza dei nostri politici, unica nelle democrazie occidentali, non è causale. Evidentemente non gradiscono rendere note le aziende pubbliche e private che li finanziano e quindi svelare teorici conflitti di interesse. Che poi tanto teorici non sono. Ammontano mediamente a 60 milioni l’anno le donazioni “ufficiali”, anche se fino alla passata legislatura l’obbligo di dichiarare la donazione a un partito esisteva soltanto al di sopra dei 50 mila euro (25 mila quella diretta al politico). Accanto a questo ci sono 40 fondazioni ricollegabili a importanti esponenti politici che raccolgono almeno 15 milioni l’anno dall’industria privata e dalle partecipate dallo Stato. Che casualmente donano a tutti un po’ di soldi (anche nostri) a quei po

Épisode 1 - Al posto giusto

30 septembre 2013

Come siamo arrivati a questo punto? Perché se un capo partito schiocca le dita quasi tutti sono pronti a obbedire? Forse la risposta sta nel fatto che più che la competenza o l'amore per la cosa pubblica in un parlamentare si cerca la fedeltà a chi ti fa eleggere. Caratteristica favorita anche dal Porcellum, un sistema elettorale che tutti criticano ma che nessuno cambia. Ma poi c'è da far funzionare un Paese. Per raddrizzare la Concordia abbiamo chiamato i migliori esperti mondiali. Il Governo chi ha scelto in questi mesi per rimettere in piedi un Paese devastato da una crisi senza precedenti? Quali sono i criteri di nomina dei ministri, sottosegretari e presidenti di Commissione? Siccome al di là della crisi di governo dovremmo ancora farci i conti per un po', abbiamo cercato di comprendere quali siano i requisiti necessari per ricoprire cariche cruciali. Per questo abbiamo anche contattato tutti i componenti del Governo: ministri, viceministri e sottosegretari per chiedere direttamente a loro quale competenza avessero per ricoprire il ruolo a cui sono stati assegnati, perché sono stati scelti e da chi. Ci hanno risposto in pochi, gli altri non erano interessati alla domanda o non avevano tempo. Bernardo Iovene ha fatto la radiografia a una decina tra ministri e sottosegretari. Alcuni hanno già dimostrato incompetenza nel settore a loro assegnato, altri la competenza specifica non ce l’hanno per niente. E quale potrebbe essere l’immagine dell’Italia all’estero se il presidente della delegazione parlamentare della Nato era nello stesso tempo agli arresti domiciliari? E soprattutto qual è la ricaduta sull’intero sistema quando chi dovrebbe farlo funzionare dichiara che “imparerà strada facendo?” Abbiamo scattato un'istantanea del primo governo a larghe intese prima dell'incidente, a futura memoria con la speranza che a chi spetterà in futuro, scelga i migliori. (da www.report.rai.it)

Épisode 2 - Tra il dire e il fare

7 octobre 2013

Nella seconda puntata della nuova stagione siamo andati a vedere cosa c’è di concreto nel “Decreto del Fare” e in tutte quelle iniziative prese dal Governo per rendere più trasparenti e efficaci le nomine delle grandi società a partecipazione pubblica, dall’Eni all’Enel, da Finmeccanica all’Anas, passando per Ferrovie. Tutte iniziative presentate con grande rilievo come fossero la medicina giusta per i mali della crisi e rimettere in sesto il nostro Paese. E’ così? A quegli annunci sono seguiti i fatti? Come verranno utilizzati i miliardi portati a casa da Letta per incentivare l’occupazione giovanile? Cosa hanno pensato i nostri politici per valorizzare i nostri capolavori nascosti? Uno degli annunci ai quali si è dato tanto rilievo è il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione. Da dove arriveranno i soldi? Parleremo anche di burocrazia, che costa ogni anno alle piccole e medie imprese 31 miliardi di euro. Il “Decreto del Fare” ha previsto di snellire le procedure burocratiche e a indennizzare le imprese che hanno subito dei ritardi da parte dei funzionari pubblici. Ma è efficace? Quanto deve valere la nostra abitazione? Due terzi della ricchezza totale italiana, circa 9mila miliardi di euro, sono costituiti da immobili e sul loro valore si pagano tasse di vario genere: IMU, TARES, SERVICE TAX, IRPEF. Peccato che la rendita catastale, la base su cui si calcola l'imponibile, non venga aggiornata da decenni e, soprattutto nei centri storici, sia estremamente distante dai reali valori di mercato e spesso sia origine di ingiustizia sociale, tra cittadini di diverse regioni, comuni, ma anche di quelli che abitano sulla stessa via o addirittura sullo stesso pianerottolo. Infine la mediazione civile obbligatoria, che dal 20 settembre è tornata in vigore. Cos’è? I cittadini prima di iniziare una causa civile devono andare davanti a un mediatore, che prova a trovare un accordo. Si applica a un vasto numero di mater

Épisode 3 - Sparala grossa

14 octobre 2013

Siamo bombardati di luoghi comuni, propaganda e favole che una classe politica incapace di portarci fuori dalla crisi ci somministra per tenere a bada la nostra ansia. Sarà vero che l’Imu ha fatto crollare i prezzi delle case? Allora come mai continuano a costare così tanto? E i nuovi posti di lavoro attivabili con il piano lanciato a giugno dal Governo, sono davvero 100 o 200mila, come dichiarano? C’è chi dice anche che il fiscal compact ci obbligherà dal 2015 per 20 anni a fare delle manovre da 45 miliardi all’anno: è una sparata? E poi il debito: siamo riusciti finora a spingere più in là il dissesto ma lo stock di debito pubblico e privato ci sta affondando. La soluzione dei nostri guai è come sostengono alcuni quella di fare una patrimoniale? O magari possiamo uscirne in maniera indolore chiamando la BCE, perché stampi euro e ci compri i titoli? E l’alternativa qual è, entrare in un programma di assistenza europeo o uscire dall’euro? Intanto ora dovrebbe arrivare l’ennesimo piano per attrarre investimenti dall’estero, come mai quindi le imprese italiane stanno scappando? Ce ne raccontano tante, ma siccome arriva il momento in cui la realtà prende il sopravvento, è meglio avere gli strumenti per capire che cosa implicano certe dichiarazioni e che tipo di scenario abbiamo davanti nei prossimi mesi. (da report.rai.it)

Épisode 4 - Bianco, rosso e Verdini

21 octobre 2013

Collaborazione di Giorgio Mottola Chi è l’uomo che fa da cicerone a Berlusconi durante l’inaugurazione della nuova sede di Forza Italia? Che conforta l’ex premier dopo che in lacrime ha votato la fiducia al governo Letta? Si tratta del senatore Denis Verdini. La percentuale delle sue presenze in parlamento rasenta lo zero. In compenso lavora duramente per il partito. Ma cosa fa veramente? Fino alle indagini sui grandi appalti, che hanno fatto emergere gli affari della cricca, il suo volto lo conoscevano in pochi. Nonostante stia facendo i conti con vari procedimenti penali, dalla bancarotta del Credito cooperativo fiorentino, all’accusa di truffa all’editoria, dalla p3 alla p4, al finanziamento illecito ai partiti, oggi Denis Verdini appare sempre in prima fila nelle riunioni segrete di Arcore che l’ex premier tiene con un numero ristrettissimo di persone fidate. È considerato, tra i falchi, quello che riesce di più a influenzare i pensieri dell’ex premier. In molti tra le colombe di Forza Italia vorrebbero arginare il suo potere. Ma oggi è a Verdini che Berlusconi ha affidato le chiavi della rinascente Forza Italia. Se il progetto continuerà sarà proprio lui a scegliere la nuova classe politica del partito, coloro che si candideranno e siederanno sugli scranni del parlamento. Con quale logica lo farà? Report, con un’inchiesta di Sigfrido Ranucci ha fatto la radiografia attraverso testimonianze e documenti inediti dell’ascesa di uno dei politici più influenti del momento. Dalla sua attività di commercialista a Campi Bisenzio, alla presidenza del Credito cooperativo fiorentino, dalla sua discesa in politica fino ad arrivare alla corte di Berlusconi. (da www.report.rai.it)

Épisode 5 - Intesa sul credito

28 octobre 2013

Romain Zaleski e Luigi Zunino sono grandi debitori delle banche, capofila, per entrambi, Intesa San Paolo. Hanno ognuno, all’incirca, 2mld di debito. Zaleski è un finanziere francese, di origini polacche, che arriva in Italia perché deve riscuotere un credito da un’acciaieria della Val Camonica, lui la rileva e si stabilisce nel bresciano. Specula in borsa, le banche lo finanziano, nel 2007 fino a 9 miliardi, e circa 2 glieli ha dati Intesa guidata da Giovanni Bazoli. Si conoscono nella finanziaria Mittel, di cui Zaleski diventa azionista nel 1996, e Bazoli è stato a lungo presidente. Zaleski nel 2007 ha anche un patrimonio di titoli bancari e quando Intesa si fonde con San Paolo Imi, la Tassara di Zaleski arriva al 5,9% della nuova banca, diventandone il secondo azionista. Nel 2008 crolla, insieme ai mercati finanziari. Da allora le banche, da Intesa a UniCredit, gli ristrutturano il debito. Più o meno lo stesso vale per l’immobiliarista Luigi Zunino: nel 2008 aveva più di 3 miliardi di debiti, e la procura di Milano aveva chiesto il fallimento della sua società Risanamento. Ma anche in questo caso, si fa un accordo con le banche che si prendono quote della società e gli iniettano liquidità. Oggi ha ancora 1,8mld di debito con le banche e vorrebbe riprendersi Risanamento, che ha in pancia immobili prestigiosi a Parigi. Il Banco Popolare è disponibile a rifinanziarlo. A coloro invece che non hanno amici nelle banche, chiudono i fidi e di conseguenza devono chiudere le loro imprese. Poi ci sono anche quelli che, con la crisi, comprano a rate. Il credito al consumo ormai serve per mangiare. Ma è difficile sapere quanto si paga di interessi, come è il caso delle carte revolving... Istruzioni per l’uso. (da www.report.rai.it)

Épisode 6 - Unione di fatto

4 novembre 2013

Avete presente quella macchina nei film di fantascienza che trasforma le cose disegnate al computer direttamente in oggetti veri? Beh oggi negli Usa c’è già. E non solo c’è ma è il punto di partenza della terza rivoluzione industriale. Hai in mente un oggetto qualsiasi? Lo disegni, invii il progetto via web, e i bit che fai viaggiare si materializzano a migliaia di chilometri di distanza grazie alle stampanti in 3d. Niente viaggi, niente tempo sprecato, denaro ed energia risparmiati, è questa la nuova frontiera che sta attraversando la rivoluzione della manifattura! Almeno è quello che hanno pensato in America – si progetta in un posto e la merce si materializza dove serve. Niente magazzini, niente crisi di sovrapproduzione e costi bassi per far partire un’impresa. E allora subito una legge, finanziamenti pesanti e si comincia. C'e l'abbiamo anche a Reggio Emilia, ma chi ha avuto coraggio e la visione di investire a differenza dagli imprenditori negli Usa, si trova da solo senza supporto del Paese e neppure quello dell'Europa. Dove a nessuno è venuto in mente di creare un sistema intorno a quest'innovazione. Perché? L’inchiesta di Report si sviluppa attraverso un viaggio parallelo tra Stati Uniti e Europa, nel quale si raccontano, attraverso l'incontro di uomini che hanno avuto la visione giusta, le imprese, gli investimenti, e le politiche industriali. Ma soprattutto attraverso l'incontro di uomini che ci hanno raccontato le loro idee, abbiamo cercato di capire quello che ci manca per far fruttare le ricchezze europee. Quello che emerge è che ci manca un’Europa più integrata, che pensi come un unico soggetto politico e economico, che ottimizzi le proprie risorse, valorizzi le caratteristiche di ogni paese membro, che sia solidale con chi è in difficoltà. Se gli Stati Uniti d’America avessero i 50 stati in concorrenza, indebitati tra di loro, con tassi di inflazione differenti, senza un’unica politica fiscale e un solo deb

Épisode 7 - L'insostenibile brevetto

11 novembre 2013

“ ...Per fare il legno ci vuole l’albero, ...per fare l’albero ci vuole un seme”, così cantava Sergio Endrigo, riprendendo una filastrocca di Gianni Rodari. Era il 1974. Un anno prima Stanley Cohen ed Herb Boyer creano in laboratorio il primo organismo geneticamente modificato. Così, se Endrigo quella filastrocca la cantasse oggi, dovrebbe dire che per fare un seme ci vuole un brevetto. Un viaggio inchiesta nell’intreccio che lega industria chimica e semi coperti da copyright. Secondo uno studio della Fao, negli anni ‘70, c’erano 7000 compagnie sementiere e nessuna superava l’1% del mercato mondiale. Oggi, le prime tre compagnie detengono il 53%, le prime dieci il 76% e tra queste sei coprono ben il 75% del mercato planetario dei pesticidi. Numeri che rivelano già l’intreccio indissolubile tra chi produce semi e chi produce i veleni per le erbe indesiderate. Ma tutto questo è sostenibile? E fino a quando? E soprattutto ci sono alternative? (da www.report.rai.it)

Épisode 8 - Patto d'acciaio

18 novembre 2013

Grazie alla complicità dei poteri forti, ai blandi controlli, alle regole su misura, oggi l'Ilva è una barca alla deriva, con i proprietari, i milanesi Riva, che hanno perso il comando, lasciando le casse vuote. Report farà vedere dove sono finiti i generosi profitti intascati dai Riva grazie alla produzione d'acciaio a Taranto e che avrebbero dovuto investire nel risanamento. (da www.report.rai.it)

Épisode 9 - L'ostaggio

25 novembre 2013

Collaborazione di Chiara Avesani Alma Shalabayeva - moglie di Mukhtar Ablyazov, ricco banchiere e dissidente kazaco – è stata espulsa dall'Italia lo scorso 31 maggio insieme alla figlia Alua, di soli sei anni. La vicenda ha fatto il giro del mondo e il nostro paese è finito al centro di uno scandalo diplomatico senza precedenti. Alma Shalabayeva viene espulsa perché in possesso di un passaporto reputato falso, ma il 5 luglio scorso il Tribunale di Roma ha stabilito che quel passaporto era autentico e il 12 luglio il governo italiano ha deciso di annullare il decreto di espulsione. L'operazione di polizia del 29 maggio è partita a seguito dell'intervento dell'ambasciatore del Kazakistan a Roma. Nella ricostruzione ufficiale, l'ambasciatore ha parlato direttamente con il prefetto Giuseppe Procaccini, capo di gabinetto del ministro dell'Interno Angelino Alfano, e nella vicenda sono stati coinvolti i prefetti Alessandro Valeri e Francesco Cirillo. Unico a pagare: il prefetto Procaccini. Mentre il ministro Alfano ha negato di essere mai stato informato dai suoi sottoposti. E da poche settimane, la Procura di Roma ha indagato tre diplomatici kazaki, tra cui l'ambasciatore Yelemessov, per sequestro di persona aggravato. Appurato che l'espulsione della Shalabayeva e della figlia è stato un errore, resta da chiedersi come è stato possibile commetterlo. Possibile che il ministro dell'Interno Alfano non sapesse nulla della vicenda? Cosa ha spinto il ministero dell'Interno a offrire una così solerte collaborazione all'ambasciata kazaka? I nostri servizi segreti hanno avuto parte nell'espulsione? (sa www.report.rai.it)

Épisode 10 - Il mercato del Tesoro

2 décembre 2013

Dal ministro Giulio Tremonti al commissario della spending review Enrico Bondi, passando per il premier Mario Monti, tutti a spingere affinché gli acquisti della pubblica amministrazione passino per Consip, la società del Ministero Economia e Finanze che dovrebbe gestire gli acquisti di scuole, enti locali e ministeri per razionalizzare la spesa pubblica. Siamo andati a verificare come funzionano le cose per esempio nelle università e in alcuni comuni. Il paradosso è che invece di risparmiare, con gli acquisti centralizzati, si spende talvolta di più che andando dal fornitore di fiducia. E questo già per i piccoli acquisti di cancelleria, acqua per i laboratori, personal computer. Invece alcuni comuni hanno utilizzato i fornitori selezionati da Consip per servizi rilevanti come l’illuminazione pubblica, con pessimi risultati e costi superiori al previsto. Ma come può avvenire tutto ciò? Chi fa i controlli in Consip sui fornitori, sulla loro serietà e sulla qualità dei prodotti? Chi ha controllato per esempio che i vincitori della gara per l’informatizzazione dei documenti del Ministero del Tesoro abbiano tutti i requisiti richiesti? C’è poi la gestione dei grandi appalti. La Consip gestisce gare per i servizi di manutenzione di tutti gli edifici pubblici, comprese le scuole italiane. Parliamo di appalti da oltre un miliardo di euro che si dividono poche società. Chi sono e come sono entrate nel settore? Le stesse aziende, oggi, a dieci anni di distanza, si spartiscono come fossero un cartello, una grande fetta degli appalti Consip mentre da anni finanziano in maniera trasversale la politica italiana. Il sistema adottato da queste imprese, i legami con la politica e gli amministratori della Consip emergono da alcune intercettazioni inedite di cui Report è venuta in possesso. La torta Consip è enorme: oggi Comuni, Province, Regioni, ministeri ed enti di ricerca spendono circa 115 miliardi di euro all’anno. Nel 2012 la Consip ha “pre

Épisode 11 - Il delitto perfetto

13 décembre 2013

La grande letteratura noir ci insegna che il delitto non è mai perfetto. In Italia, invece, rischia di diventarlo: ogni anno 130mila processi, circa 400 al giorno, vanno in fumo grazie alla prescrizione. La disciplina dell’istituto di diritto della prescrizione è stata riformata dalla ex Cirielli del 2005, una legge fatta per salvare qualche imputato eccellente dalla sentenza definitiva che da otto anni però si abbatte su tutto il nostro sistema. Il risultato è un diniego di giustizia per decine di migliaia di vittime, il rischio d’impunità per chi commette una lunga serie di reati, anche gravi, e una macchina processuale che spesso gira a vuoto. I costi economici e sociali sono incalcolabili, e il nostro processo è sempre il più lento. Le organizzazioni internazionali, come l’OCSE, da anni ci chiedono di fare qualcosa, eppure una riforma della prescrizione non è all’ordine del giorno. Con l’inchiesta di Alberto Nerazzini ci domandiamo perché non interveniamo. A chi conviene questo sistema? Come si riflette sull’emergenza delle nostre carceri? Perché non prendiamo spunto dagli ordinamenti ai quali abbiamo voluto copiare il processo accusatorio? Come funziona all’estero?

Épisode 12 - Espresso nel caffè

7 avril 2014

Gli italiani, a loro insaputa, bevono un caffè di bassa qualità. I torrefattori fanno spesso abuso della robusta: una qualità che costa la metà di quella arabica ed ha aromi legnosi, se proviene dal Vietnam, e di terra se di origine Africana. Durante la puntata interverranno i rappresentanti di grandi aziende, come Lavazza e Kimbo. Bernardo Iovene, insieme con gli assaggiatori autorizzati dell’Associazione europea dei caffè speciali SCAE, ha girato per alcuni bar italiani, anche molto noti, tra cui il Gambrinus a Napoli e il Greco a Roma, per valutare il caffè in tazza. L’inchiesta, dunque, si allarga alle modalità errate con le quali i baristi preparano il caffè ai clienti, con il risultato di servire il nostro rito quotidiano con acqua sporca e piena di residui cotti centinaia di volte. La puntata si conclude con un’analisi delle capsule di caffè. Oltre a inquinare l’ambiente con plastica e alluminio creano anche danno alla salute? (da www.report.rai.it)

Épisode 13 - La battaglia di Solferino

14 avril 2014

Rcs Mediagroup - che vuol dire soprattutto Corriere della Sera, il principale quotidiano italiano - è in crisi e indebitata fino al collo. Nel 2007 aveva comprato uno dei più grandi gruppi editoriali spagnoli, Recoletos, tutto a debito e cash: un'operazione controversa, con un prezzo troppo alto, 1 miliardo e 100, e poi arriva la crisi e a fine 2012 Rcs si ritrova con 800 milioni di debiti in scadenza con le banche, capofila Intesa Sanpaolo, che di Rcs è anche azionista. Per rifinanziare le banche concordano un aumento di capitale e la vendita di asset. Per questo i soci a luglio han versato 400 milioni, e a dicembre Rcs ha venduto la sede del Corriere della Sera per 120 milioni. Tra molte polemiche: sul prezzo e su come è stata gestita l'operazione. Anche il direttore, Ferruccio De Bortoli, era contrario. Come lo è adesso sulla richiesta dell'amministratore delegato Pietro Scott Jovane di un bonus per i risultati. Per non avallare, dice, "ulteriori sacrifici a danno della testata più influente del paese". Una presa di posizione che non sarebbe piaciuta alla dirigenza, che starebbe meditando un cambio di direzione. Sul Corriere e Rcs, Giovanna Boursier ha intervistato oltre al direttore De Bortoli, l'Ad Rcs Pietro Scott Jovane, Diego Della Valle, Sergio Marchionne. Si parla anche di Intesa Sanpaolo, la banca di sistema: il nuovo Ceo Carlo Messina dichiara: "dismetteremo le partecipazioni costose. Comprese Alitalia e Telecom, e anche Rcs". (da www.report.rai.it)

Épisode 14 - Il socio occulto

28 avril 2014

180 miliardi di euro annui: l'evasione fiscale netta secondo Tax Research. 168 il numero complessivo dei condannati per evasione fiscale. 54 per cento la pressione fiscale effettiva secondo Confindustria. 300 miliardi di euro: i patrimoni all'estero degli italiani secondo l’Agenzia delle Entrate. Per non parlare della cifra da brivido del nostro debito pubblico e degli sforzi per trovare copertura a qualsiasi intervento di sostegno all'economia e al lavoro. I soldi per risollevare l'Italia ci sono, anzi, ci sarebbero. Ma in pochi li cercano. Il numero che più spiega i precedenti è quello che dà la dimensione del partito degli evasori: dieci milioni di voti. Che non smette di crescere. In questo contesto, prima il governo Monti, poi il governo Letta, infine il governo Renzi hanno promesso una legge che incentivi il rientro dei capitali nascosti all'estero. E insieme a ciò, hanno pensato di inserire nel nostro codice penale il reato di autoriciclaggio, così da costringere quei capitali a rimpatriare pagando le imposte senza rischiare pesanti risvolti giudiziari. Ma niente di tutto ciò è stato realizzato perché un partito invisibile sta condizionando il Parlamento e cerca di trasformare questa futura legge in un nuovo scudo fiscale. Del resto, il fisco si muove con grande difficoltà. Agenzia delle Entrate ed Equitalia soffrono di antichi mali. E i dati della riscossione, secondo la Corte dei Conti, sono in calo. Nel mezzo di tutto ciò stanno le indagini giudiziarie che coinvolgono dirigenti e funzionari del fisco pescati ad aggiustare cartelle e a garantire trattamenti di favore a chi se lo può permettere. Eppure, solo una seria lotta all'evasione fiscale può rimettere in carreggiata l'Italia. (da www.report.rai.it)

Épisode 15 - Sportivo sarai tu

5 mai 2014

Abbiamo 1247 atleti militari stipendiati dallo Stato, 6 milioni di sportivi amatoriali, 4 milioni e mezzo di agonisti, 45 federazioni sportive, 16 enti di promozione, 95mila società sportive dilettantistiche. Nel grande villaggio dello sport c'è chi sta a galla a malapena e c'è chi vive da signore con il denaro raccolto dai tesserati e con i milioni che piovono giù dal Coni. Il Coni distribuisce 411 milioni, denaro pubblico che riceve dal Tesoro e che dovrebbe servire a promuovere l'attività sportiva. Vediamo che uso ne fanno le varie federazioni sportive: dal calcio dilettanti al nuoto, dal tennis agli sport dell'aria, dagli sport equestri all'atletica, al tiro a segno, al pugilato... E poi c'è il Coni con i suoi 1200 dipendenti e il presidente, l'imprenditore Giovanni Malagò, che aveva promesso di portare trasparenza ed efficienza. Ma in certi ambiti sportivi chi osa criticare è punito o radiato, mentre in altri si abusa delle agevolazioni fiscali per evadere tasse e contributi. Eppure lo sport è un mondo dove dovrebbero dominare i valori di lealtà, correttezza, coraggio e passione disinteressata. (da www.report.rai.it)

Épisode 16 - Shale caos

12 mai 2014

Quale sarà il futuro dell’approvvigionamento energetico del nostro paese e dell’Europa? Possiamo continuare a basarlo sulle energie fossili o ci sono nuove frontiere per l’estrazione di gas e petrolio che possono essere percorribili come alcuni credono? Per capire meglio abbiamo fatto un viaggio tra gli stati di New York, Pennsylvania e Texas. Siamo stati nei luoghi dove si sta praticando l’estrazione dello shale gas, attraverso la pratica del fracking, la frantumazione del sottosuolo attraverso pressioni e solventi chimici. Una tecnica che consente di estrarre il gas e il petrolio intrappolati tra le rocce. Con conseguenze per gli abitanti che dai loro rubinetti vedono uscire acqua puzzolente che s’incendia a causa del metano che a seguito delle frantumazioni è penetrato nella falda acquifera. Ma è questo il futuro che ci aspetta? Abbiamo incontrato gli esperti delle più importanti università americane che ci hanno rivelato i limiti e pericoli ambientali del fracking ma anche gli inconvenienti economici di quello che viene presentato come il nuovo “rinascimento energetico” d’oltre oceano. Ma l’aspetto più inquietante è che alcuni autorevoli studi proverebbero una correlazione tra l’estrazione dello shale gas e i terremoti. Eppure il fracking sta prendendo piede sempre di più, e ora rischia di attecchire anche in Europa. In Inghilterra il governo Cameron sta investendo per l’estrazione dello shale gas. E qualcuno vorrebbe pure estrarlo nella pianura padana . Alla luce delle informazioni disponibili, si può capire se esiste una correlazione fra il terremoto in Emilia Romagna e le pratiche di estrazione? E soprattutto lo stoccaggio di idrocarburi nelle zone altamente sismiche del nostro paese, e’ ancora praticabili alla luce delle nuove scoperte sulla relazione tra estrazione e iniezione di fluidi nel sottosuolo e sismicità? E cosa sa la nostra classe dirigente di questi temi? E’ informata al punto tale da poter decid

Épisode 17 - A pensar male...

19 mai 2014

Ci son voluti solo sette anni, dal 1998 al 2005, per vendere i circa cinquecento immobili sedi della Democrazia Cristiana, comprati nella sua decennale storia con i soldi dei tesserati, delle donazioni, dei finanziamenti pubblici. Dopo che la vecchia Dc si è sgretolata sotto i colpi degli oltre cinquemila avvisi di garanzia che avevano inondato il Parlamento in piena tangentopoli, gli eredi democristiani si sono frantumati in varie direzioni, un po’ a destra, un po’ a sinistra, altri rigorosamente al centro, e si son trovati a gestire questa imponente ricchezza immobiliare. Come li hanno venduti gli immobili sparsi in tutta la penisola? In quali mani sono finiti? Nascosti dietro l'alibi dei debiti dei padri da saldare, gli eredi hanno in realtà usato quegli immobili per le proprie carriere politiche, e non solo. Intorno alle svendite, ai grandi affari e qualche proprietà tornata in casa di ex Dc, logicamente a prezzi di favore, si intersecano storie di vecchi palazzi con fantasmi, sedi di partito fantasma, e misteriose società in Croazia con tanto di inconsapevoli prestanomi. (da www.report.rai.it)

Épisode 18 - La grande ricchezza

26 mai 2014

(Collaborazione di Matteo Di Calisto e Filippo Proietti) L’economia, si sa, ha sempre girato sulle idee, quelle semplici ma geniali, quelle che cambiano il mondo. I soldi seguono le idee e fino a quando non è chiaro queste idee cosa, come e quanto sono in grado di muovere, i soldi restano fermi. La crisi è anche questa. Ci sono in giro nuove idee tipo la lampadina o il motore a vapore, che sono in grado di cambiare le nostre vite? E soprattutto c’è in giro chi è in grado, per preparazione e cultura, di capirle e aiutarne la diffusione? La società dal basso spinge e ci prova. Il resto toccherebbe alla politica. L’inchiesta di Report realizzata da Michele Buono, ha una visione di fondo: quale potrebbe essere l’impatto economico e sociale nel mondo del lavoro e della qualità della vita se i progetti migliori nel campo della manifattura digitale, dei nuovi modelli di impresa, del trasporto, dell’efficienza energetica, dell’urbanistica, della formazione e dell’istruzione, si trasformassero da piccoli grumi di eccellenza sparsi in Italia e in tutta Europa, in un grande sistema integrato. (da www.report.rai.it)

Épisode 19 - Cassa continua

2 juin 2014

(Collaborazione di Davide Fonda) Le Casse previdenziali, tutte assieme, rappresentano un patrimonio immenso: oltre 61 miliardi di euro. In mano hanno il futuro dei lavoratori, che sono i loro creditori, i loro unici stakeholders. E invece – in un intreccio clamoroso tra finanza, immobiliare, sindacati, politica e strutture offshore – succede che le Casse si rendono protagoniste di operazioni spregiudicate e dannose, e magari si mettono a disposizione del predone di turno. Rischiano perdite devastanti nella finanza strutturata e contraddicono la natura pubblica della loro attività. Eppure festeggiano il ventennale di una privatizzazione squisitamente gestionale e i “rendimenti” sulle truffe più recenti. Senza generalizzare, ogni Ente fa storia a sé. Ma sullo sfondo dell’inchiesta Cassa Continua di Alberto Nerazzini ci sono i medici, gli agenti di commercio, gli psicologi, i giornalisti, i ragionieri che vogliono vederci chiaro e sapere dove sono investiti i loro soldi. Chi gestisce i sette miliardi di Enasarco? E i 14 dell’Enpam? Che fine hanno fatto i 780 milioni della nota Anthracite targata Lehman che la Cassa degli agenti di commercio acquista nel 2007? Perché non si vedono le perdite? Cassa Continua è un’inchiesta sugli amministratori, i bilanci, i conflitti d’interesse, le dismissioni immobiliari di alcuni Enti. E svela i restroscena di alcune misteriose scalate bancarie e operazioni offshore. (da www.report.rai.it)

Épisode 1 - Non bruciamoci la pizza

5 octobre 2014

Épisode 2 - La Concordia Nazionale

12 octobre 2014

Report ha ricostruito quello che è accaduto la notte del naufragio della Concordia con documenti e interviste inedite. Il comandante Francesco Schettino è accusato di omicidio colposo plurimo per non avere dato l’ordine di emergenza in tempo e avere abbandonato la nave prima che tutti i passeggeri fossero in salvo. Schettino, intervistato in esclusiva da Report, racconta la sua versione dalla quale emergono fatti fino a oggi sconosciuti. Dal racconto del Comandante e dalle carte dell’inchiesta, emergono anche i malfunzionamenti della nave e l’impreparazione dell’equipaggio, che in gran parte non parlava nemmeno la lingua di bordo, l’italiano, e spesso neanche l’inglese. Dopo l’impatto alcune porte stagne non tengono, o restano aperte, gli ascensori impazziscono, e si salvi chi può. Va in tilt persino il generatore d’emergenza.

Épisode 3 - Il segreto sul piatto

19 octobre 2014

Épisode 4 - Fammi il favore

26 octobre 2014

Épisode 5 - Siamo tutti oche

2 novembre 2014

Épisode 6 - Ambiente di famiglia

16 novembre 2014

Épisode 7 - Il Monte dei misteri

23 novembre 2014

Épisode 8 - Il risarcimento

30 novembre 2014

Épisode 9 - Startup stories

7 décembre 2014

Épisode 10 - I biofurbi

14 décembre 2014

Épisode 11 - Com'è andata a finire

22 décembre 2014

Épisode 12 - Anas per l'Italia

12 avril 2015

Épisode 13 - La sforbiciata

19 avril 2015

Épisode 14 - Fidati di Mef

26 avril 2015

Épisode 15 - Le fatiche di Ercole

3 mai 2015

Épisode 16 - La causa persa

10 mai 2015

Épisode 17 - Sotto al velo

17 mai 2015

Épisode 18 - Effetto dirompente

24 mai 2015

Épisode 19 - Il grande caldo

31 mai 2015

Épisode 20 - Com'è andata a finire

7 juin 2015

Épisode 1 - Non soldi ma per denaro

11 octobre 2015

Épisode 2 - Leggi a perdere

18 octobre 2015

Épisode 3 - Rivoluzione 4.0

25 octobre 2015

Épisode 4 - Belli da paura

1 novembre 2015

Épisode 5 - Finché c'è guerra c'è speranza

15 novembre 2015

Épisode 6 - Nero a metà

22 novembre 2015

Épisode 7 - La giusta causa

29 novembre 2015

Épisode 8 - Troppa trippa

6 décembre 2015

Épisode 9 - La trattativa

13 décembre 2015

Épisode 10 - Com'è andata a finire?

20 décembre 2015

Épisode 11 - Padroni si nasce

3 avril 2016

Épisode 12 - Saltimbanche

10 avril 2016

Épisode 13 - I fossilizzati

17 avril 2016

Épisode 14 - Il tallone d'Achille

24 avril 2016

Épisode 15 - La via di uscita

8 mai 2016

Épisode 16 - La guerra dei brevetti

15 mai 2016

Épisode 17 - Solution revolution

22 mai 2016

Épisode 18 - Resistenza passiva

29 mai 2016

Épisode 19 - La pietra nera

5 juin 2016

Épisode 1 - Bio illogico

10 octobre 2016

È bastato cambiare un numero su un certificato per far passare undicimila tonnellate di grano duro convenzionale come biologico. La truffa è partita da San Paolo Di Civitate, provincia di Foggia. Gli enti che dovevano e potevano controllare sulla vendita se ne sono accorti sei mesi dopo, quando il grano è diventato semola e poi pasta spedita in tutto il mondo. Che cosa succede se poi si scopre che il grano non era biologico? Bisogna ritiralo dal mercato, ma dopo mesi è già cotto e mangiato.

Épisode 2 - Occhio al portafoglio

17 octobre 2016

In banca è sempre più facile trovare il promoter finanziario che propone diamanti come investimento sicuro, sono considerati bene rifugio per eccellenza. Non tutte le banche però ci dicono che il prezzo che paghiamo per acquistare il diamante è il doppio del valore di mercato. Quanto sono trasparenti questi investimenti? Alla fine chi guadagna sempre, a prescindere dell’esito dell’investimento sono sempre loro, le banche.

Épisode 3 - L'età della plastica

24 octobre 2016

La plastica. Negli ultimi 60 anni ha rivoluzionato la nostra vita e ormai avvolge tutto, anche il cibo che mangiamo ogni giorno. Le plastiche sono colorate, morbide, dure, trasparenti, ma per realizzarle servono plastificanti, antiossidanti, inchiostri, solventi. Tanto che una dose di sostanze chimiche migra dal contenitore al cibo. Come possiamo proteggerci?

Épisode 4 - La nuova geografia

31 octobre 2016

Nascono nuovi continenti ma non sono rappresentati sulle carte geografiche. Si tratta di confini virtuali e lo spazio è quello della rete globale delle città connesse. Un viaggio da Nairobi, attraverso Milano, Torino e Genova, passando per la Francia e la Germania verso New York per tracciare la mappatura di una nuova infrastruttura economica.

Épisode 5 - Lo Stato dei concorsi

7 novembre 2016

In questa puntata: concorsi per diventare dirigenti nella Pubblica Amministrazione, la rottamazione di Equitalia.

Épisode 6 - La frazione di Prosecco

14 novembre 2016

Il prosecco: ci sono zone del Veneto che vengono trasformate da edificabili in agricole perché coltivare il prosecco conviene di più. Un chilo d'oro vale 38 mila euro, un anticorpo contenuto in un farmaco salvavita dai 7 ai 200 milioni di euro: dunque che cosa conviene rubare?

Épisode 7 - Caviar democracy

21 novembre 2016

Giornalisti in prigione, una fortuna nascosta a Panama, repressione degli oppositori politici, guerra al confine, amichevoli rapporti con loccidente. Questo il programma di governo del presidente Aliyev alla guida dellAzerbaigian, il paese del Caucaso ricco di idrocarburi e caviale. Un paese con cui lItalia fa affari da anni è la fonte primaria del petrolio che importiamo - e che ci venderà il gas per riscaldare le nostre case, in arrivo sulle coste pugliesi con il gasdotto TAP.

Épisode 8 - Com'è andata a finire

28 novembre 2016

Épisode 9 - Sotto le stelle

27 mars 2017

Épisode 10 - Dio Coca Cola

3 avril 2017

Épisode 11 - Un aereo per il presidente

10 avril 2017

Épisode 12 - Che spettacolo!

17 avril 2017

Épisode 13 - Scandalo al sole

24 avril 2017

Épisode 14 - Il silenzio degli insolventi

8 mai 2017

Épisode 15 - La grande scommessa

15 mai 2017

Épisode 16 - Sorvegliati speciali

22 mai 2017

Épisode 17 - Poste futuro certo

29 mai 2017

Épisode 18 - Chiare, fresche e dolci acque

5 juin 2017

Épisode 1 - Socialmente umiliati

23 octobre 2017

Épisode 2 - Il patrimonio

30 octobre 2017

Épisode 3 - Giovani contro anziani e altre storie

6 novembre 2017

Épisode 4 - In cerca del paradiso

13 novembre 2017

Épisode 5 - Un mare di ipocrisia

20 novembre 2017

Épisode 6 - Europa

27 novembre 2017

Épisode 7 - A.A.A. Italia vendesi

4 décembre 2017

Épisode 8 - Il pacco, la società del futuro

11 décembre 2017

Épisode 9 - Un buco nell'acqua

18 décembre 2017

Épisode 10 - inGiustizia

19 mars 2018

Épisode 11 - Girano le ecoballe

26 mars 2018

Épisode 12 - Essere umani

2 avril 2018

Épisode 13 - Intesa di salvataggio

9 avril 2018

Épisode 14 - I signori delle autostrade

16 avril 2018

Épisode 15 - La Flat Tax dei miracoli

23 avril 2018

Épisode 16 - Il paradiso non può attendere

7 mai 2018

Épisode 17 - Fuori controllo

14 mai 2018

Épisode 18 - I poverelli

21 mai 2018

Épisode 19 - Poker d'assi

4 juin 2018

Épisode 20 - Buon viaggio

11 juin 2018

Épisode 1 - La Fabbrica della Paura

21 octobre 2019

Épisode 2 - La Macchina della Paura

28 octobre 2019

Épisode 3 - Divorzio all'Italiana

4 novembre 2019

Épisode 4 - Easy Rider

11 novembre 2019

Épisode 5 - Infiltrato Speciale

18 novembre 2019

Épisode 6 - I Teodofori

25 novembre 2019

Épisode 7 - Alla Faccia del Bicarbonato di Sodio

2 décembre 2019

Épisode 8 - Il Caso Csm

9 décembre 2019

Épisode 9 - Muto come un pesce

16 décembre 2019

Épisode 10 - Città intelligenti

23 décembre 2019

Épisode 11 - Il Paziente Zero

30 mars 2020

Épisode 12 - La Zona Grigia

6 avril 2020

Épisode 13 - Siamo nel ca...

13 avril 2020

Épisode 14 - Dio Patria Famiglia Spa

20 avril 2020

Épisode 15 - Il Virus Nero

27 avril 2020

Épisode 16 - Le Province: Questi Fantasmi!

4 mai 2020

Épisode 17 - Disorganizzazione Mondiale

11 mai 2020

Épisode 18 - La Spazzacorrotti

18 mai 2020

Épisode 19 - L'Affare Covid

25 mai 2020

Épisode 20 - Lo Sceriffo si è fermato a Eboli

1 juin 2020

Épisode 21 - La Comunità Energetica

8 juin 2020

Épisode 1 - Puntata

10 janvier 2022

Épisode 2 - Puntata del 25/10/2021

25 octobre 2021

Astrazeneca era il vaccino su cui l'Italia aveva deciso di puntare, ma ormai abbiamo smesso di usarlo, dopo aver cambiato più volte le raccomandazioni di somministrazione. Quali errori sono stati commessi nella gestione della comunicazione, cosa sappiamo oggi degli inusuali e rari effetti avversi, qual è la bilancia rischi benefici e come è stata usata per guidare le scelte sulla salute pubblica. Spazio, poi, a un caso giudiziario nel quale a rimetterci sono stati i malati, i pellegrini, i volontari e fedeli di Lourdes. Infine in Bassa Valle Stura, in provincia di Cuneo, dove ogni giorno circa mille tir attraversano il centro di alcuni comuni montani. La maggior parte di questi mezzi transita da e verso le Fonti di Vinadio, meglio conosciute come acqua Sant'Anna. Questo transito sta rendendo difficile la vivibilità in questi comuni per l'inquinamento acustico e ambientale. Un monitoraggio dell'Arpa ha paragonato la qualità dell'aria di uno dei comuni più colpiti da questo passaggio a q

Épisode 3 - Puntata del 01/11/2021

1 novembre 2021

Terza dose, dubbi e certezze. I contagi tornano a salire e l'ipotesi di un nuovo richiamo per tutti diventa sempre più probabile. Ma quanto dura davvero la protezione dei vaccini anti-Covid, e cosa sappiamo sull'utilità e la sicurezza del cosiddetto booster? Le telecamere andranno anche in Israele dove si sostiene che la protezione del siero Pfizer sia svanita e per questo si sta immunizzando di nuovo la popolazione. E poi la questione green pass, che il governo italiano ha deciso di estendere fino a 12 mesi. Spiegheremo su quali dati è stata presa questa decisione e se, alla luce delle ultime evidenze scientifiche, la certificazione verde crea davvero degli ambienti sicuri, e per quanto tempo. Mentre al Senato non passa il ddl Zan, il senatore Matteo Renzi si trova a Riyadh, in Arabia Saudita per salire sul palco del Future Investment Initiative, organizzazione nella quale è membro del comitato esecutivo e che è direttamente riconducibile al principe saudita Mohammed Bin Salman.

Épisode 4 - Puntata del 08/11/2021

8 novembre 2021

In questa puntata, l'inchiesta che ha fatto il giro del mondo: la soppressione del dossier sulla gestione della pandemia in Italia, frutto del lavoro dei ricercatori Oms della sede di Venezia. Il rapporto denunciava l'esistenza in Italia di un piano pandemico vecchio, datato 2006, e mai aggiornato, ma denunciava anche le bugie della Cina sui primi contagi e gli errori della stessa Organizzazione mondiale della sanità. Attraverso materiali inediti Report può rivelare tutta la catena di eventi che ha portato a silenziare il lavoro di Francesco Zambon, responsabile del dossier ritirato. Inoltre sarà trasmesso un video esclusivo in cui un funzionario di primo livello dell'organizzazione di Ginevra ammette che in caso di problemi a loro è vietato parlare con i giornalisti. Infine, mentre i pm di Bergamo indagano anche sulla mancata applicazione del piano pandemico, gli inviati di Report sono andati a curiosare dietro le quinte della Commissione d'inchiesta parlamentare che dovrebbe indagare

Épisode 5 - Puntata del 15/11/2021

15 novembre 2021

Tre inchieste in questa puntata di Report. "Monoculture o biodiversità" è il titolo della prima inchiesta. Nella zona del viterbese tra Nepi e il lago di Vico, il 90 per cento del patrimonio arboreo è costituito da nocciole, il serbatoio italiano dei produttori di nocciolato spalmabile. Ormai è una monocoltura, a scapito della biodiversità, ma i noccioleti hanno bisogno di tanta acqua, i trattamenti creano problemi agli abitanti e al lago di Vico, in una zona vulcanica dove sono già presenti gas radon e arsenico. La seconda inchiesta s'intitola "Operazione datteri". Dopo un'indagine durata oltre tre anni, la procura di Torre Annunziata ha arrestato 18 persone e denunciato proprietari di pescherie, ristoranti e centri di distribuzione ittica in tutta Italia con l'accusa di disastro ambientale, ricettazione e associazione per delinquere, reati commessi in relazione alla pesca illegale dei datteri di mare. La terza inchiesta ha come titolo "Incapacity market".

Épisode 6 - Puntata del 22/11/2021

22 novembre 2021

Viaggio all'origine della 'ndrangheta: come ha fatto la mafia calabrese a diventare l'organizzazione criminale più potente e più ricca d'Italia e d'Europa. Con le testimonianze esclusive di ex affiliati, membri riservati e condannati, Report ricostruirà la storia della cupola segreta degli Invisibili. Report torna sul caso AstraZeneca e sui rari e inusuali effetti avversi come la VITT (trombosi con trombocitopenia indotta dal vaccino) ripartendo da chi, per primo, ha cercato e individuato i pericolosi anticorpi anti-PF4.

Épisode 7 - Puntata del 29/11/2021

29 novembre 2021

Il 31 maggio scorso la Corte di Assise di Taranto ha condannato in primo grado i 47 imputati del processo Ambiente Svenduto a 300 anni di carcere. Per i magistrati dal 1995 al 2012 fu disastro ambientale. Cosa è cambiato oggi con la nuova proprietà e l'ingresso dello Stato rispetto ai tempi in cui le acciaierie erano gestite dalla famiglia Riva? Report ritorna sul tema della terza dose, dopo il pezzo "Non c'è due senza tre" del 1 novembre, che ha suscitato un'aspra polemica politica. Report aveva raccontato le scelte di Israele che, dinanzi alla perdita di efficacia dei vaccini dopo 6 mesi, aveva deciso di offrire il booster a tutta la popolazione. Mentre in Italia - nonostante alcuni segnali di crescita dei contagi, specie tra i sanitari - la durata del green pass era stata estesa da 9 a 12 mesi. Dopo la messa in onda del servizio alcuni politici ci avevano accusato di essere "novax e complottisti". Come è andata a finire? Il Premio Lombardia e Ricerca è considerato un piccolo "nobel"

Épisode 8 - Puntata del 06/12/2021

6 décembre 2021

Oltre l'inchiesta di Torino sulle plusvalenze sospette per la quale è stato indagato il presidente della Juventus Andrea Agnelli, il vicepresidente Pavel Nedved, l'ex-direttore sportivo Fabio Paratici e altri due top manager, la prassi delle plusvalenze a specchio" (gli scambi di giocatori conclusi senza passaggio di denaro) tira dentro i più grandi club italiani. Obiettivo: ripianare i debiti e sistemare i bilanci. Una serie di documenti riservati e inediti, in parte analisi dell'Agenzia delle Entrate e in parte degli organi di controllo sul calcio, rivelano la reale situazione finanziaria delle principali squadre di calcio italiane, i ritardi dei pagamenti degli stipendi dei calciatori. si parla dei banchi monoposto e a rotelle costati oltre 300 milioni di euro. A migliaia sono stati restituiti dai presidi o giacciono in magazzino. In tutto ne furono ordinati 2 milioni 400 mila. Allora perché il governo ha stanziato altri sei milioni di euro per arredi scolastici?

Épisode 9 - Puntata del 13/12/2021

13 décembre 2021

Con la crisi finanziaria le banche si sono trovate di fronte a riduzioni dei profitti, perdite e problemi di solidità. I loro consigli di amministrazione avrebbero così dato il via libera a operazioni spregiudicate che hanno fatto perdere decine di migliaia di euro a milioni di risparmiatori. Nel 2016 Report ha scoperto che Mps, Banca Intesa, Unicredit e Banco BPM vendevano ai loro clienti diamanti per un valore complessivo di circa 1,5 miliardi di euro. Una testimonianza esclusiva, interna al team ispettivo, rivela a Report il coinvolgimento dei massimi livelli di Mps nel sistema di distribuzione e vendita dei diamanti. Dalla fonte e grazie ai documenti recuperati, Report ha ricostruito le lacune dell'intero sistema di controllo delle banche. A seguire l'inchiesta sulla famiglia Calderone che gestirebbe in Italia, attraverso cooperative e società , appalti per servizi di ambulanze in diverse regioni arrivando perfino alla Camera dei Deputati.

Épisode 10 - Puntata del 20/12/2021

20 décembre 2021

Ferrovie dello Stato è una delle prime aziende italiane per numero di dipendenti, ne ha 83.000 ed è una società per azioni controllata al 100% dal Mef, quindi controllo interamente pubblico. Negli ultimi 30 anni con la fiscalità generale sono andati 470 miliardi di euro a ferrovie, un quinto del debito pubblico. Le ferrovie sono pesantemente sussidiate perché considerate un servizio sociale. Eppure ci sono posti in Italia dove il treno è un miraggio. Con il PNRR alle ferrovie andranno 25 miliardi. Sono in buone mani? A maggio Report aveva svelato anomalie sulle telecamere di sicurezza di una nota marca cinese piazzate a sorvegliare una importantissima sede Rai. Dopo lo scoop la trasmissione aveva ricevuto numerose segnalazioni tra cui una inquietante: una simile anomalia ha colpito anche l'aeroporto di Fiumicino. Chi controlla gli occhi elettronici che ci sorvegliano ogni giorno?

Épisode 11 - Puntata del 27/12/2021

27 décembre 2021

23 maggio 2021, è passato da poco mezzogiorno, la cabina numero 3 della Funivia del Mottarone precipita nel vuoto. Muoiono 14 persone, l'unico superstite è il piccolo Eitan, 5 anni. È la più grande tragedia mai avvenuta su una funivia. L'inchiesta della Procura di Verbania accerta che la cabina è caduta perché si è spezzata la fune traente e i freni di emergenza risultavano disattivati. Sono passati sei mesi dalla strage del Mottarone, la cabina numero 3 è stata recuperata solo poche settimane fa con un'operazione spettacolare dei Vigili del Fuoco. Report approfondisce tutti gli aspetti legati ai controlli e alla manutenzione, sottolineando le carenze di personale e di risorse degli organi statali di vigilanza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Organi che avrebbero dovuto vigilare anche sui conflitti d'interesse. A seguire l'approfondimento sulla pandemia, la Cina è rimasta sostanzialmente l'unico Paese al mondo a perseguire con determinazione la strategia "zero contag

Épisode 12 - Puntata del 03/01/2022

3 janvier 2022

Un sistema industriale che ha digitalizzato tutti i processi arriva in modo efficiente al prodotto finale; nella sanità il prodotto finale è la nostra vita. Il Sistema Sanitario Nazionale, però, è frammentato in 20 sistemi regionali, ognuno con le proprie piattaforme - quando ci sono - che non dialogano tra loro. Sarebbe necessario, allora, che fosse un sistema connesso a condividere banche dati e flussi di informazione digitale in tempo reale. Se c'è una pandemia virale, le patologie acute vanno in ospedale, le croniche vengono curate a casa. Si potrebbe fare, ma occorrono tecnologia e organizzazione. A seguire, da quando l'e-commerce è entrato nella nostra vita, il modo di fare acquisti è completamente cambiato. Il proliferare dello shopping online ha portato alla crisi di migliaia di centri commerciali in tutto l'Occidente Qual è il ruolo di Amazon in questo scenario?

Épisode 13 - Puntata del 10/01/2022

10 janvier 2022

Épisode 14 - Puntata Gennaio

17 janvier 2022

Épisode 15 - Puntata gennaio

24 janvier 2022

Épisode 16 - Puntata Gennaio

31 janvier 2022

Épisode 17 - Episodio 17

4 avril 2022

Épisode 18 - Episodio 18

11 avril 2022

Épisode 19 - Episodio 19

18 avril 2022

Épisode 20 - Episodio 20

25 avril 2022

Épisode 21 - Episodio 21

2 mai 2022

Épisode 22 - Episodio 22

9 mai 2022

Épisode 23 - Episodio 23

16 mai 2022

Épisode 24 - Episodio 24

23 mai 2022

Épisode 25 - Episodio 25

30 mai 2022

Épisode 26 - Episodio 27

6 juin 2022

Épisode 27 - zz

4 avril 2022

Vidéos

Oups aucune vidéo pour le moment... Revenez plus tard pour des aventures en images !

Derniers avis

Aucun avis pour le momment...